EMERGENZA CORONAVIRUS
L'ASP Terra di Brindisi non si ferma per il Covid19
Sono sospesi i servizi socio educativi residenziali e semiresidenziali del 'Canonico Latorre', mentre restano in funzione i servizi dell'Alloggio Sociale 'Stella Polare' e del RSSA 'Canonico Rossini'
Fasano - L'azienda pubblica di servizi alla persaona ASP Terra di Brindisi rende noto, con una nota stampa, quanto segue:
A Far data dal 06/03/ 2020, i servizi socio – educativi residenziali e semiresidenziali dell'ASP Terra di Brindisi, rivolti ai minori, sono sospesi. Ciò, nonostante i DPCM del 04/03, 08/03/ 09/03 e 22/03/2020 consentano alle Comunità Educative e ai Centri Socio – Educativi Diurni di continuare (anche sensatamente) a garantire i propri servizi a quelle famiglie maggiormente in difficoltà e più duramente colpite dall'emergenza COVID – 19. Tuttavia, la scelta di sospendere i servizi in parola è stata condivisa, innanzitutto, con le famiglie dei minori e/o i loro aventi causa, con gli operatori del servizio, con la rappresentanza sindacale e, non ultimo, con i Servizi Sociali Comunali e il Consorzio Fasano – Ostuni – Cisternino. A tal proposito, un sentito ringraziamento va all'Assessore ai Servizi Sociali Angela Carrieri e alla Direttrice del CIISAF Marisa Santamaria.
Come da DPCM sopra citati, l'Alloggio Sociale “Stella Polare” continua a garantire tutti i servizi previsti ai propri ospiti, seppur in maniera rimodulata. A Far data dal 06 marzo u.s., inoltre, in ossequio alle disposizioni regionali, sono stati bloccati i nuovi inserimenti, al fine di garantire gli ospiti già presenti in struttura e, non secondariamente, gli operatori; i quali, per la sola parte documentale, lavorano “da remoto”. Il resto dell'attività socio – assistenziale viene garantita “in presenza”, con tutte le precauzioni del caso. In merito, è stato adottato un protocollo che fa proprie le linee guide emanate dal Servizio Sociale Regionale, implementato dall'esigenze comunitarie. E' stata, altresì, disposta una prima sanificazione degli ambienti e, a breve, si provvederà ad una seconda disinfestazione. E' stato, inoltre, attivato un numero di emergenza e un servizio di sorveglianza notturna, al fine di meglio monitorare gli ospiti della struttura; a garanzia della loro e dell'altrui incolumità.
I servizi socio – sanitari assistenziali garantiti dalla RSSA “Canonico Rossini”, in ossequio ai DPCM sopra citati, continuano ad essere prestati con la consueta professionalità e premura, specie in un periodo in cui le Autorità Sanitarie, nazionali e regionali, in maniera condivisa, hanno disposto il divieto di visita ai familiari. Ciò accresce il senso di responsabilità e dovere da parte di tutti gli operatori, nei confronti di ciascuna persona anziana accolta; motivando, inoltre, l'attivazione di nuovi servizi. Non a caso, quindi, è stato implemento quello di assistenza psicologica e psicoterapeutica, in presenza, unitamente a quella sociale, sempre in presenza. E' stato, inoltre, potenziato (ulteriormente) il servizio di sanificazione e igienizzazione giornaliera; è stato calendarizzato un servizio di video-chiamata e potenziato il servizio di informazione telefonica (riservata) alle famiglie. Il tutto, nel pieno rispetto di un rigidissimo protocollo che impone al personale della RSSA “Canonico Rossini”, che opera con tutti i dispositivi di protezione previsti, severissime norme da rispettare, prim'ancora di iniziare il proprio turno di lavoro. Si pensi all'accesso dedicato, alla rilevazione della propria temperatura corporea, alla sottoscrizione di un'auto certificazione ecc. ecc. Ad oggi, le competenti autorità sanitarie, hanno disposto una sola indagine epidemiologica per rilevare l'eventuale contagio da COVID – 19 per un anziano/a accolto/a presso la RSSA “Canonico Rossini”. Ricoverato presso l'Ospedale “A. Perrino” di Brindisi, l'interessato/a è stato sottoposto/a a tampone naso-faringeo ed è risultato negativo, tanto da risultare poi guarito/a e rientrare in RSSA, con tutte le accortezze del caso. Nessun'altra indagine epidemiologica è stata disposta sugli ultimi casi di decesso, in quanto la sintomatologia manifestatasi, così il quadro clinico delle persone decedute, non è stata ritenuta riconducibile alla pandemia in atto. Non ultimo, anche per la RSSA “Canonico Rossini”, su disposizione del “Dipartimento della Salute” della Regione Puglia (cfr. nota protocollo n. AOO/5/00197 del 10/03/2020 e nota protocollo n. AOO/005/254 del 26/03/2020), sono bloccati i nuovi inserimenti. Tuttavia, in merito, in qualità di Vicepresidente dell'ARASP (Associazione Regionale ASP Pugliesi), mi sono fatto promotore di un'iniziativa tesa ad uniformare le disposizioni relative proprio al “blocco dei nuovi inserimenti”. Se tale misura è comprensibile sotto il profilo della riduzione del rischio, lo è meno sulla facoltà lasciata alle sole RSSA contrattualizzate con l'ASL di autorizzare nuovi ingressi. In una città come la nostra, in cui l'Ospedale di Comunità “Umberto I” è stato destinato ai post – acuti da COVID – 19, utilizzare la rete di tutti i servizi sanitari residenziali (pubblici e privati) appare più equa e razionale, attese le dimissioni dei malati cronici che si dovranno disporre, per lasciare spazio ai post-acuti COVID. Ovviamente, qualora la nostra richiesta dovesse essere accolta, l'eventuale inserimento di nuovi ospiti presso la RSSA “Canonico Rossini”, dovrà avvenire previo tampone naso – faringeo, il cui risultato dovrà essere evidentemente negativo.
Colgo, infine, l'occasione per ringraziare il Priore di Fasano, don Sandro Ramirez, per i sentimenti di vicinanza espressi in favore dei nostri anziani ospiti e dei nostri operatori tutti, attraverso la “bella voce” di Radio Diaconia.
di Redazione
31/03/2020 alle 05:41:02
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